Per utilizzare il sito devi attivare javascript nel tuo browser, verrai ora reindirizzato a una guida che ti consente di risolvere questo problema.

Attacco informatico, anche Mmg a rischio. Ecco come salvaguardare i dati

 

«Non c'è evidenza che quello informatico in atto sia un attacco ingegnerizzato contro le strutture dei paesi, in particolare quelle sanitarie. Fin qui Wannacry ha colpito casualmente. Allo stesso modo, va detto che il medico di famiglia non può dormire sonni tranquilli e se soprattutto usa sistemi operativi in ambiente Microsoft non aggiornati corre il rischio di vedersi bloccato l'accesso ai propri file finché non pagherà un riscatto in bitcoin: una richiesta odiosa che bisognerebbe sempre essere in grado di non soddisfare». Le parole arrivano dagli esperti di sicurezza di Lombardia Informatica dopo l'attacco informatico del "ransomware" Wannacry in varie nazioni. Il virus ha messo in ginocchio già alcune strutture sanitarie britanniche e per prima cosa Lombardia Informatica ha inviato a strutture e medici convenzionati indicazioni sulle precauzioni da mettere in atto per non essere colpiti.

La storia del virus che fin qui ha colpito circa 200 mila computer in 150 paesi sarebbe iniziata a marzo quando Microsoft si accorge dell'esistenza di una falla nel sistema operativo Windows XP. La National Security Agency usa da tempo con successo un programma, Eternal Blue per violare i sistemi di messaggistica Microsoft con l'obiettivo di spiare i messaggi dei terroristi. Microsoft diffonde il 17 marzo per i suoi utenti un file correttivo, un "patch": MS17-010. Più recentemente, un gruppo di hacker, Shadow Brokers, riesce a scaricare dalla NSA il file con le informazioni sulla falla. L'attacco dei giorni scorsi ha colpito non solo gli ospedali ma anche industrie automobilistiche come la Renault, siti cinesi, banche russe. Il malware - o ransomware, si chiede un riscatto in bitcoin a chi viene infettato affinché possa recuperare i documenti - si diffonde rapidamente poiché scansiona la rete interna al pc alla ricerca di altre postazioni affette dalla stessa vulnerabilità e le attacca.

Da quanto hanno osservato Lombardia Informatica, Agid e la polizia postale e il suo Computer Emergency Response Team (Cert) per le Pubbliche Amministrazioni, che lavorano a stretto contatto tra loro, gli autori dell'attacco non necessariamente conoscono i destinatari. E i pc dei medici di famiglia che utilizzano Windows XP, Vista, Server 2003 o 2008 sono a rischio come gli altri: e bene faranno questi medici ad affrontare un backup straordinario per la salvaguardia dei dati, aggiornare il sw antivirus e ad applicare il patch MS17-010 di Microsoft. Altro consiglio che si trova in rete, modificare le configurazioni del firewall per bloccare l'accesso alle porte SMB in rete o in Internet.

«Sicuramente la nostra attenzione è massima sulle aziende lombarde, le ATS e le Asst, ma anche sui medici di medicina generale e sui pediatri di libera scelta», ci spiegano gli esperti di Lombardia Informatica. «Abbiamo dato indicazioni di buon senso da applicare sempre. Come un corpo sano è meno aggredibile dai virus "reali", un sistema operativo aggiornato è meno soggetto ai virus informatici. Noi non seguiamo il comportamento di tutti gli operatori, alcuni medici non fanno una copia della cartella clinica in locale ma la tengono sul server, in altri fanno una copia sul pc. Noi suggeriamo una modalità di backup regolare per non essere assoggettabili alle richieste di riscatti. La risposta alla vulnerabilità da attacchi informatici sta nell'immunità del gregge, più persone hanno preso contromisure e meno il virus si diffonde». Non rischia chi ha il sistema operativo Mac: «Ciò non significa non si debba aggiornare costantemente il sistema operativo contro virus e attacchi informatici. Il consiglio è fare un backup regolare per avere sempre una copia di riserva di tutti i file importanti da tenere su un dispositivo di archiviazione esterno non sempre connesso al PC. Ulteriore consiglio, evitare dark web e deep web, quegli ambienti dove viaggiano in anonimo gli utenti internet specie nei paesi dove ci sono censure, e dove si trova in vendita di tutto. Chi navigasse su questi siti deve fare molta attenzione a non diffondere propri dati in quanto è a contatto continuo e costante con chi li utilizza per il malaffare».

© Copyrights 2021