Social bonus enti Terzo settore: è stato firmato il protocollo d’intesa

Il “social bonus” previsto dal Codice del Terzo settore entra nel vivo. È stato firmato ieri, infatti, il protocollo d’intesa tra il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), l’Agenzia del demanio e l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) per consentire la destinazione agli enti non profit di beni immobili pubblici inutilizzati e di beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare esclusivamente per lo svolgimento delle attività di interesse generale.
Cos’è il social bonus
Si tratta di una delle misure innovative introdotte dal Codice del Terzo settore (Dlgs 117/2017) attraverso la quale si mira, da un lato, a coinvolgere gli enti non profit nelle attività di recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni confiscati alla criminalità organizzata e, dall’altro, a incentivare il sostegno a iniziative di questo tipo attraverso una specifica agevolazione fiscale.
L’articolo 81 del Codice, infatti, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta per le persone fisiche e le persone giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro in favore degli enti del Terzo settore che, sulla base di uno specifico progetto di recupero presentato al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, risultano assegnatari degli immobili.
Più precisamente, il credito:
è pari al 65% delle erogazioni effettuate dalle persone fisiche e al 50% di quelle effettuate da enti e società
è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui
è ripartito in tre quote annuali di pari importo
è utilizzabile in compensazione e non è assoggettato ai limiti di compensabilità previsti dalla legge non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.
Alle erogazioni liberali che danno diritto al social bonus non si applicano né la disciplina generale delle detrazioni e delle deduzioni connesse alle erogazioni a favore degli enti non profit (cfr articolo 83 del Codice) né le agevolazioni fiscali previste da altre disposizioni di legge. Il protocollo d’intesa
L’accordo siglato ieri è finalizzato a consentire l’assegnazione degli immobili agli enti del Terzo settore sulla base di uno specifico progetto di recupero e di riqualificazione da presentare al Ministero del lavoro. Gli immobili, peraltro, devono essere utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività di interesse generale con modalità non commerciali (cfr articolo 5 del Codice). In tal modo, quindi, si favorisce il concorso del mondo non profit alla valorizzazione e allo sviluppo di attività dal forte impatto sociale in applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà.
L’accordo rappresenta solo il primo step per la concreta attuazione della misura agevolativa e mira a favorire la collaborazione tra le istituzioni coinvolte. Si ricorda, infine, che l’articolo 83 prevede anche l’adozione, da parte del ministero del Lavoro, di un decreto per la definizione delle modalità di attuazione sia delle agevolazioni fiscali sia delle procedure per l’approvazione dei progetti di recupero finanziabili.
Per ulteriori informazioni sul protocollo d’intesa si rinvia al comunicato pubblicato sul sito del ministero del Lavoro.
FONTE: Fisconline.it