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(Tecnologia e sanità) Noon care: un’app per aiutare i caregiver

 

La startup italiana Noon Care, piattaforma che offre servizi di assistenza personalizzati e gestibili da remoto, ha chiuso un accordo di investimento con Barcamper Ventures, fondo di Primomiglio SGR, e sceglie Milano per il suo primo test di mercato. Tale investimento è utile al fine di completare la piattaforma Noon Care e a ottenere la validazione del mercato. Gianluca Dettori, partner di Barcamper Ventures ha dichiarato: «La nostra società dovrà affrontare in misura crescente le problematiche di assistenza remota per milioni di famiglie. Noon Care sta sviluppando una piattaforma tecnologica che rende semplici e accessibili i servizi necessari ad assistere i propri cari direttamente dal proprio telefonino. Abbiamo avuto modo di conoscere e lavorare con i fondatori di Noon Care nel programma di accelerazione gestito da Dpixel a Bologna e ritenuto l’investimento in questa startup decisamente interessante, in termini di tecnologia, potenzialità di mercato e qualità dei fondatori». Nel mese di maggio un primo nucleo di famiglie selezionate avrà un aiuto in più nel prendersi cura dei propri cari. Attraverso l’app di Noon Care un caregiver avrà, infatti, la possibilità di scegliere e utilizzare servizi di assistenza innovativi programmabili da remoto. Sarà sufficiente installare sul dispositivo della persona da assistere il launcher Android di Noon Care per rendere più facile ed efficace ottenere e gestire i servizi di assistenza di cui si ha bisogno, che saranno sempre monitorabili dal proprio smartphone. Si potrà, ad esempio, localizzare in tempo reale l’assistito grazie al suo dispositivo, creare promemoria e verificarne la lettura, accedere in modo immediato e integrato a servizi a chiamata quali accompagnamento, assistenza infermieristica o interventi di emergenza.

La piattaforma, inoltre, permetterà l’integrazione di servizi e prodotti di assistenza nuovi o già esistenti, rendendoli più intelligenti e facendoli interagire tra loro, ampliando la gamma degli strumenti disponibili e permettendo ai caregiver di assistere al meglio i propri cari. La piattaforma è progettata per essere completamente aperta a tutti i dispositivi elettronici più diffusi, siano essi smartphone, ausili, dispositivi domotici o di monitoraggio. La flessibilità è resa possibile dalla tecnologia Microsoft, in particolare Azure, su cui poggia la piattaforma Noon Care, e al supporto offerto dal programma di sviluppo Microsoft for Startups. E’ importante aggiungere che la sperimentazione avverrà in collaborazione con Genera, cooperativa sociale che da oltre vent’anni sviluppa progetti e servizi per le famiglie, e consisterà nell’applicazione di Noon Care al progetto socio-sanitario e abitativo Grace, nel quartiere Figino a Milano.

Sara Mariazzi, responsabile Area Anziani di Genera Onlus, ha sottolineato che «l’approccio che Genera sta portando a Figino propone un metodo innovativo e interattivo nel relazionarsi con persone che soffrono di decadimento cognitivo. Crediamo che tali patologie, tra le quali l’Alzheimer, non debbano isolare le persone ma porle al centro di un mondo protetto che segua le loro esigenze, che sia reattivo e in continua evoluzione. Per questo abbiamo accolto la proposta di Noon Care, perché condivide i nostri stessi obiettivi; grazie a Noon Care sarà infatti più facile creare continuità di relazioni personali e affettive, nonostante le tante differenti esigenze sia dei familiari che delle persone con fragilità, e favorire la creazione di comunità che riescano a prendersi cura di loro stesse e dei soggetti più deboli». Il sistema Noon Care verrà reso disponibile sul mercato a partire dal prossimo autunno; stante la natura locale dei servizi base di assistenza, l’offerta Noon Care sarà attivata sul territorio in maniera graduale, al crescere degli accordi di integrazione con i differenti operatori, spinta allo stesso tempo dalla presenza di alcuni forti partner nazionali. Tutto ciò grazie ai dati raccolti nella sperimentazione e al riscontro da parte di famiglie e partner di servizi. Reale Group è la prima azienda italiana ad aver condiviso la strategia di Noon Care e attraverso la sua controllata Blue Assistance, ha messo in atto alcuni servizi dedicati e già disponibili in questa prima fase di test.

Matteo Cattaneo, direttore Innovation & Corporate Strategy per Reale Group ha dichiarato: «Blue Assistance, così come tutte le Società di Reale Group, è da sempre attenta ad intercettare prontamente le evoluzioni, tecnologiche e di contenuto, che in modo sempre più sistematico caratterizzano il mondo del welfare. La crescente richiesta di servizi customizzati di assistenza alle persone e l’offerta di soluzioni tecnologiche che rendono tali servizi erogabili secondo logiche fino a ieri impraticabili, contribuiscono a connotare la collaborazione tra Blue Assistance e Noon Care come un primo importante passo nella costruzione di un ecosistema di offerta che sappia realmente soddisfare le esigenze dei nostri clienti». Al progetto di sperimentazione si uniscono inoltre due importanti realtà quali HMD Global, la casa dei telefoni Nokia che fornirà alle famiglie di test i propri smartphone, e UGO, startup italiana che offre servizi di accompagnamento e supporto alle persone fragili, che grazie a Noon Care potrà offrire ai caregiver il monitoraggio continuo dei propri servizi.

Adam James Cavallari, co-fondatore di Noon Care, ha raccontato, infine, che «da più di dieci anni progettiamo prodotti innovativi per conto di aziende di tutto il mondo con lo scopo dichiarato di rendere le tecnologie più nuove facilmente accessibili al maggior numero possibile di persone. Solo così è possibile migliorare la qualità della vita di tutti. Con Noon Care ci siamo posti l’obiettivo di consentire a chiunque di beneficiare dell’innovazione digitale, a prescindere dalle condizioni fisiche, intellettive e dalle competenze tecniche. L’obiettivo di Noon Care è rappresentare una tecnologia capace di avvicinare e abbracciare persone che, per fasi naturali della vita o per fatalità, restano escluse dal rapido progresso della comunicazione digitale e dai vantaggi che essa porta.”

 

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