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(Strutture Residenziali) Obbligo di telecamere nelle Case di riposo, deterrente contro i maltrattamenti

 

Milano, 12 giugno 2018 - La videosorveglianza come «requisito indispensabile» perché le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) e le Residenze Sanitarie per Disabili (Rsd) possano essere accreditate dalla Regione e quindi operare in convenzione col servizio sanitario nazionale. Questa la richiesta contenuta nella mozione che sarà presentata oggi in Consiglio regionale da Angelo Palumbo, Simona Tironi e Gianluca Comazzi, rispettivamente consiglieri e capogruppo di Forza Italia.

Nello spirito della mozione le telecamere sono imposte come deterrente contro eventuali maltrattamenti a danno di anziani e disabili ospiti delle strutture. Il provvedimento fa esplicito riferimento ai «recenti fatti di cronaca che purtroppo hanno ancora una volta interessato anziani e persone con disabilità ricoverate in strutture di assistenza» e alle misure interdittive «emanate per i dipendenti di alcune Rsa e Rsd per violenze ai danni degli ospiti». Una proposta, quella che approderà oggi in aula, che non è destinata a restare tale. Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, fa infatti sapere di condividerla: «Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di garantire agli ospiti delle residenze sanitarie della nostra regione massimo rispetto e massima sicurezza. Nella scorsa legislatura abbiamo stanziato fondi per incoraggiare le strutture a dotarsi di sistemi di videosorvegliana, ora si tratta di fare un passo avanti. Ovviamente – precisa Gallera – studieremo i modi e i tempi più opportuni per consentire alle Rsa e alle Rsd di adeguarsi alle nostre disposizioni». Nel dettaglio, nel corso del quinquennio di Roberto Maroni fu approvata una legge regionale finalizzata ad incentivare, attarverso la messa a disposizione di contributi economici, l’installazione di telecamere nelle Rsa, sempre «come misura di contrasto ad ogni forma di violenza e di abuso contro gli anziani».

Una legge che non stabiliva, però, alcun obbligo di dotarsi della videosorveglianza. Il testo della mozione che approderà oggi nell’aula del Pirellone prescrive alle strutture già accreditate di adeguarsi «non oltre i 12 mesi dall’entrata in vigore dei nuovi requisiti». Ma l’assessore è disposto a valutare la tempistica con i vertici delle residenze sanitarie. In Lombardia se ne contano 678 per un totale di 57.853 posti letto a contratto. Va precisato che le telecamere potranno essere installate nelle parti comuni delle Rsa, non nelle stanze, in ossequio alle norme sulla privacy. «Si tratta di una misura di assoluto buonsenso, a tutela di tutti i soggetti interessati – dichuiara Palumbo –. Doveroso procedere in questa direzione. Non ci sono più scuse per rinviare. Spero che l’intero Consiglio regionale accolga la proposta. La Tironi rilancia: «Nel prossimo Consiglio presenteremo una seconda mozione, che prevede l’installazione di telecamere negli asili nido. Le famiglie non possono essere lasciate sole in questa battaglia. Infine Comazzi: «Provvedimento in linea con l’azione di Forza Italia a livello nazionale. In Conferenza Stato-Regioni sosterremo la definizione di regole e procedure su tutto il territorio italiano, al fine di garantire la libertà e la tutela di anziani e disabili in ogni realtà sociosanitaria d’Italia».

 

FONTE: Ilgiorno.it

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