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(Curiosità) Alzheimer, diagnosi spesso sbagliata in presenza di psicosi

 

Il tasso di diagnosi errata di pazienti con malattia di Alzheimer è estremamente elevato, soprattutto per coloro che soffrono di psicosi, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Alzheimer's and Dementia. Circa il 36% di tutti i pazienti affetti da malattia di Alzheimer soffre di deliri e il 18% presenta allucinazioni, spiegano i ricercatori. «La psicosi può essere un sintomo della malattia di Alzheimer, ma è una caratteristica clinica definita in altri tipi di demenza. Di conseguenza, i medici sono più riluttanti a diagnosticare a un paziente la malattia di Alzheimer quando si presenta con deliri o allucinazioni», spiega Corinne Fischer, della Memory Disorders Clinic at St Michael's Hospital di Toronto, Canada, prima autrice dello studio. I ricercatori hanno valutato i dati dal National Alzheimer's Coordinating Center (NACC) per 961 individui che hanno ricevuto una diagnosi clinica di malattia di Alzheimer probabile mentre erano in vita o la cui autopsia soddisfaceva i criteri neuropatologici del National Institute of Aging (NIA)-Reagan Institute. 

Questi dati sono stati raccolti tra settembre 2005 e maggio 2012 presso 29 centri negli Stati Uniti, e i risultati hanno mostrato che quasi il 25% dei partecipanti ha ricevuto una diagnosi di Alzheimer falsa positiva (12,1%) o falsa negativa (11,9%). Inoltre, più pazienti con psicosi hanno ricevuto false diagnosi negative di Alzheimer rispetto alle loro controparti senza psicosi. Il tasso di diagnosi errata di demenza dei corpi di Lewy anziché di malattia di Alzheimer è stato cinque volte superiore nei pazienti con psicosi rispetto a quelli che non la presentavano. Dopo vari aggiustamenti, la differenza nelle diagnosi false negative tra i gruppi è diventata significativa, mentre i tassi aggiustati di diagnosi falsa positiva sono rimasti uguali. Il tipo di psicosi non ha influenzato i tassi complessivi di diagnosi errata. «Nel complesso, i risultati suggeriscono che in presenza di psicosi in un paziente con declino progressivo cognitivo e nessun'altra caratteristica clinica che suggerisca un'altra forma di demenza, occorre dare maggiore considerazione a una possibile diagnosi di malattia di Alzheimer», concludono gli autori. 

FONTE: Doctor33.it

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