(FORMAZIONE) Credito d’imposta formazione 4.0: è stato firmato il decreto attuativo

Prosegue l’iter finalizzato alla piena operatività del credito d’imposta relativo alle spese di formazione 4.0, introdotto dalla legge di bilancio 2018 (articolo 1, commi da 46 a 56, legge 205/2017 – vedi “Formazione personale dipendente: arriva un nuovo credito d’imposta”). È stato firmato, infatti, il decreto interministeriale che detta le necessarie disposizioni applicative. Dopo gli ulteriori passaggi procedurali, il provvedimento verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Il beneficio ha l’obiettivo di supportare e incentivare l’acquisizione di competenze nel campo delle tecnologie 4.0 da parte dei lavoratori dipendenti delle imprese italiane. Le spese che danno diritto al credito d’imposta sono quelle che le imprese sostengono nel corso del 2018. Più precisamente, il credito è attribuito nella misura del 40% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui è occupato nelle attività formative agevolabili. Esso, inoltre, è riconosciuto fino a un importo massimo di 300mila euro per ciascuna impresa beneficiaria.
Inoltre, nel corso del Consiglio dei ministri di ieri, è stato approvato, in esame preliminare, un regolamento che individua l’organismo competente alla gestione delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2018 per perseguire obiettivi di politica economica e industriale, connessi anche al programma “Industria 4.0”, ai cui fini è stato istituito uno specifico Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività.
Il regolamento definisce anche l’assetto organizzativo che consente l’uso efficiente delle risorse del Fondo per favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionali, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del venture capital italiano ed estero (articolo 1, comma 1092, legge 205/2017).
Si tratta di due passaggi fondamentali per la definitiva attuazione del credito d’imposta, nella misura in cui quest’ultimo rappresenta uno strumento destinato a valorizzare la formazione dei lavoratori nell’ottica della strategia di recupero di competitività internazionale da parte delle imprese nazionali.
FONTE: Fiscoggi.it




