
DOVE
QUANDO
Nella nostra Isola, la filosofia di fondo sul tema degli Anziani ancora oggi mira a promuovere la permanenza, per quanto possibile, nel proprio contesto abitativo. Il icorso all'inserimento della persona anziana in strutture residenziali viene limitato ai casii sopraggiunte condizioni di non autosufficienza. In particolare questa tendenza si è accentuata in conseguenza della crisi economica. Sembrerebbero quindi le condizioni di non autosufficienza degli anziani ad alimentare e strutturare la domanda di residenzialità. Ed è su questa base che molte regioni italiane hanno via via adeguato la struttura dell’offerta, riducendo sensibilmente il numero delle residenze per persone che si trovano in discrete condizioni di salute ed aumentando il numero di posti letto per persone che non sono in condizioni di vivere in modo indipendente. Secondo recenti dati ISTAT in Italia il 70% delle strutture residenziali sono di carattere socio-sanitario. In Sardegna tale tipologia raggiunge appena il 55% dell’offerta mentre il restante 45% è ancora costituito da strutture di carattere prevalentemente alberghiero per autosufficienti. Si pensi che in provincia di Cagliari i posti letto in Comunità alloggio rappresentano il 70% dell’offerta complessiva. E’ evidente che nella nostra Regione la struttura dell’offerta non risulta più adeguata all’ attuale esigenza di posti letto per non autosufficienti. Purtroppo sempre più spesso accade che tale carenza venga compensata da un’offerta di tipologia differente e inadeguata.
Siamo tutti convinti che questa situazione non sia più accettabile e che anche nella nostra Regione occorra al più presto adeguare e quindi meglio orientare la struttura dell’offerta di residenzialità per le persone anziane. Perché ciò avvenga occorrono innanzitutto disposizioni normative che
dettino con chiarezza i requisiti strutturali gestionali e di accreditamento che le strutture per anziani non autosufficienti dovranno possedere, con l’obiettivo di rendere possibile la valutazione degli esiti dei processi di cura.
Considerato il futuro scenario che prevede un considerevole aumento del numero di persone anziane, la diminuzione del numero di giovani in grado di farsene carico a fronte di una sempre maggiore scarsità di risorse economiche , occorrerà inoltre non appesantire con vincoli e norme troppo
restrittive le altre tipologie di residenzialità che dovrebbero invece mostrarsi più leggere ed in grado di offrire un abitare assistito più sostenibile ed anche più somigliante a quello delle nostre realtà familiari e delle nostre tradizioni.
In questi ambiti i Manager dei servizi alla persona sono chiamati a diventare – una volta di più - protagonisti delle azioni di risposta alle necessità dei singoli e della qualità dei servizi erogati. ANSDIPP cerca di contribuire alla strutturazione di reti sempre più coinvolgenti anche favorendo e curando lo
sviluppo delle competenze degli Associati. Il convegno di oggi pertanto, si pone come primo obiettivo la comprensione del nostro contesto e l’analisi delle prospettive. Insieme ragioneremo su come affrontare le sfide, soprattutto verificando la sostenibilità generale ed economica, di ciò che si
vorrebbe o si dovrebbe fare, non solo per “sopravvivere” ma per governare e superare le grandi criticità di un sistema sempre più complesso. Regole di sistema e novità che cerchino di andare oltre, che presuppongano capacità negli interlocutori, sfide da intraprendere e portare avanti, pur tra
mille problemi quotidiani e (ancora troppa) burocrazia, a volte con poca attenzione alle vere competenze di chi opera direttamente sul campo.