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MUSICA, OUTDOOR TRAINING, FOTO-RACCONTO E MOLTO ALTRO: LE BEST PRACTICE AL CENTRO DELLA SUMMER SCHOOL DI ANSDIPP

Si è conclusa domenica 9 giugno a Varazze, in provincia di Savona, la seconda edizione della Summer School per educatori e animatori di RSA organizzata da ANSDIPP in collaborazione con ACOF. Una 3 giorni di lezioni e workshop per 21 ore di formazione che hanno toccato diverse tematiche: dalla musicoterapia alla medicina narrativa, dalla metodica Montessori per le demenze fino alla stimolazione cognitiva e il foto-racconto.

È molto importante favorire momenti di formazione come quelli appena conclusisi a Varazze – dichiara il presidente di ANSDIPP, Sergio Sgubin -. Questa Summer School in particolare, giunta alla seconda edizione, ha avuto grande partecipazione ed è stata un vero e proprio esempio di best practice incentrata sulla promozione del benessere psico-fisico dei pazienti attraverso tecniche specifiche come danzaterapia, aromaterapia, esperienze a bordo piscina e nuove visioni di cura. Si tratta di un’importante opportunità per creare benessere nei posti di lavoro, un aspetto fondamentale a cui ANSDIPP tiene e promuove”.

Presenti alla Summer School una ventina di persone tra educatori e animatori provenienti da 5 regioni diverse d'Italia: Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Alto Adige. Si è trattato di un confronto importante tra regioni diverse, su normative differenti nel'ambito delle residenze socio assistenziali e sanitarie. A dare colore alla tre giorni anche un gruppo di studenti dell'Università di Torino al primo anno del corso interfacoltà per Educatore professionale. Le lezioni hanno preso il via venerdì 7 con il contributo della dottoressa Paola Borio su aromaterapia e stimolazione cognitiva. La docente ha parlato del benessere in RSA approfondendo il tema delle terapie non farmacologiche e dei progetti innovativi nel settore dell'animazione. Nel pomeriggio la dottoressa Raffaella Di Giacomo ha parlato del foto-racconto, un metodo narrativo e fantasioso per raccontarsi attraverso la fotografia. Non sono mancati momenti di équipe e lavori di gruppo dove i ragazzi hanno potuto sperimentare le teorie e la parte didattica insegnata dai docenti.

Il contesto della struttura ospitante, la casa dell'accoglienza del Fatebenefratelli di Varazze, ha offerto una cornice meravigliosa all’evento: a picco sul mare con una ricca vegetazione degradante fino alla spiaggia, una piscina privata e una serie di spazi che sono stati utilizzati anche per la didattica esterna, come outdoor training per fare corsi e ricreare momenti di gruppo. Proprio venerdì 7, alla fine della giornata, è stato proposto un momento di benessere a bordo piscina dove una serie di massaggiatori coordinati dal docente Luigi Leva di Mass-Fullness ha regalato un momento di rilassamento dopo le  ore di lezione.

La seconda giornata di sabato ha visto l'intervento della docente Anita Avoncelli, che ha presentato il suo libro, da poco pubblicato, su Montessori e demenza. Al pomeriggio vi è stato un contributo importante dal mondo universitario con la professoressa Venusia Covelli dell'Università online E-Campus di Novedrate, che ha parlato di medicina narrativa con un sottotitolo "Quando la creatività prevale sul ricordo: l'esperienza del timeslip". I partecipanti hanno avuto modo di verificare l'efficacia di questo metodo facendo delle simulazioni di gruppo nel parco della struttura.

L'ultimo giorno, domenica 9 giugno, al mattino è stata proposta l'esperienza della danza. Sulla terrazza panoramica della struttura, i corsisti accompagnati dalla musica e dalla danzaterapeutaAlessia Amoni, hanno avuto la possibilità di vivere l'esperienza corporea e capire come la danza possa essere mezzo di comunicazione ed espressione di sè. È seguita la presentazione del libro di Fabrizio Cavanna "RSA, oltre la cura il benessere”, mentre il pomeriggio è stato dedicato alla musicoterapia: Flavio Porrati ed Erica Giglihanno parlato della musica e dei suoni del profondo facendo poi sperimentare nel parco della villa la bellezza della musica e dell'espressione corporea, utilizzando strumenti musicali messi a disposizione nel giardino.

"Il segreto della Summer School sta proprio in questo - afferma Fabrizio Cavanna, docente e coordinatore oltre che ideatore del progetto -: il senso di gruppo, lo stare insieme, lo staccare la spina, il dormire fuori dalla propria struttura per qualche giorno e condividere insieme ad altri venti studenti, colleghi ed educatori un'esperienza forte a livello emozionale ed esperienziale in outdoor training, fuori dal proprio ambiente di lavoro, fuori da un'aula tradizionale, in un contesto nuovo".

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